La vitamina D, chimicamente chiamata ergocalciferolo, è nota anche come vitamina del sole perché l’ottanta per cento della sua produzione è stimolato a livello della pelle dall’esposizione alla luce solare.
Le funzioni della vitamina D
La vitamina D ha una serie di funzioni molto importanti: quando è presente in adeguate concentrazioni nel sangue,
- favorisce l’assorbimento di calcio a livello intestinale;
- agisce, insieme ai fosfati, per il mantenimento della compattezza e della salute delle ossa e dei denti;
- favorisce la forza di contrazione dei muscoli.
Conseguenze negative della carenza di vitamina D
Basse concentrazioni di vitamina D hanno quindi importanti effetti negativi sulla salute, poiché si associano a indebolimento delle ossa, che si assottigliano e diventano più fragili. Il problema riguarda specialmente gli anziani con più di 60 anni e le donne in menopausa, già di per se a rischio di osteoporosi, aumentando il rischio di fratture e di cadute.
Inoltre, la carenza di vitamina D riduce la forza muscolare e le prestazioni fisiche nei soggetti con più di 55 anni, causando un generale peggioramento della qualità di vita. Nonostante sia così importante, la vitamina D è spesso soggetta a deficienze o insufficienze nella nostra società.
Fattori di rischio
I fattori che possono limitarne la sintesi sono vari:
- una carente esposizione alla luce del sole, l’impiego di creme solari che proteggono dai raggi uv,
- le carenze alimentari in particolare lo scarso consumo di pesce e tuorlo d’uovo,
- l’età avanzata per riduzione della sintesi di vitamina D a livello cutaneo,
- l’obesità,
- le patologie che comportano un ridotto assorbimento intestinale, come la sindrome di Crohn,
- l’inquinamento ambientale che produce smog fotochimico da ozono e ossidi di azoto e zolfo che assorbendo i raggi uv.
Generalmente un’assunzione alimentare media di vitamina D è inferiore alle quantità raccomandate. Per tutte queste ragioni la carenza di vitamina D ha un’elevata diffusione nel mondo con circa un miliardo di persone che ne soffre e il fenomeno è purtroppo in costante crescita.
Rimedi
Fortunatamente l’integrazione orale di vitamina D garantisce subito documentati benefici sulla salute, con effetti positivi sia sulla sintomatologia sia sulle conseguenze cliniche associate ai deficit. In particolare è possibile riscontrare la riduzione delle fratture osteoporotiche nei soggetti con oltre 60 anni e la diminuzione del rischio di cadute negli anziani.