I raggi solari incidono sul nostro organismo con effetti buoni e cattivi. I benefici sono dati dall’azione sistemica dei raggi termici, luminosi e ultravioletti, caratterizzata dall’aumento della concentrazione di serotonina e di endorfine, dalla induzione alla formazione di vitamina D e dalla funzione antibatterica.
Gli effetti negativi sono conseguenti principalmente ai raggi Uv che inducono danni al Dna, immunosoppressione e invecchiamento cutaneo.
Gli effetti negativi dei raggi UV: il danno del DNA
Il danno del Dna, se non riparato, può indurre il processo della cancerogenesi cutanea. Ecco perchè la produzione di melanina ha la principale funzione di difendere la cute dal danno solare e quindi la sua sintesi è attivata dai processi di danno biologico. La causa di questo danno è principalmente riferibile all’azione che i raggi Uv hanno sull’acido folico, che è essenziale per una regolare sintesi del Dna. A livello basale dell’epidermide l’irradiazione solare attiva la sintesi dei melanosomi contenenti la melanina e la successiva cessione di questa alle cellule dell’epidermiche, con il risultato di renderle più scure. La deposizione della melanina non sempre è “regolare”, può essere in eccesso o disomogenea, perciò causa di inestetismi come le macchie cutanee, mentre la sua scarsa produzione, come avviene nei soggetti più chiari, (i più indifesi) può portare all’assenza di abbronzatura e a danni cutanei da scottature.
Filtri solari ed integratori
Da qui nasce l’esigenza per tutti di proteggere la pelle con filtri solari, coadiuvati dall’assunzione di integratori o nutrienti mirati, che possono contribuire a difendere la pelle dai danni foto indotti e a ottenere un’abbronzatura omogenea. Consentono quindi di esporsi al sole più a lungo, aumentando la Med (dose minima eritematogena) e si dimostrano particolarmente utili per chi soffre di fotosensibilità o irritazioni da esposizione al sole, per esempio fotodermatite, orticaria solare, dermatosi da sole o anche vitiligine. E’ stato dimostrato come la regolare assunzione di carotenoidi attraverso la dieta incrementi di circa il 50 per cento l’attività fotoprotettiva dei filtri solari applicati sulla cute, aumentandone il fattore di protezione e riducendo la presenza di radicali liberi nel sangue. La maggior parte degli integratori orali in commercio contiene perciò almeno tre elementi antiossidanti, con lo scopo di contrastare la formazione di radicali liberi provocati dall’esposizione solare. Questi sono i carotenoidi, quali il LICOPENE, o ZEAXANTINA, che hanno dimostrato di essere in grado di limitare la formazione dei radicali liberi, la VITAMINA E e la VITAMINA C che oltre ad essere antiossidanti contribuiscono alla normale formazione del collagene, la VITAMINA PP (nicotinamide). Un discorso particolare è relativo al SELENIO che dopo 20 anni di grande enfasi sulla utilità di una sua supplementazione in molte degenerazioni organiche alimentate dall’aumentata produzione di radicali liberi, alcuni recenti studi hanno fatto destare alcuni dubbi . La comunità scientifica è arrivata alla conclusione che dosi supplementari di selenio provocano danni alla cute e ai suoi annessi e un rischi di diabete mellito di tipo 2. Anche il betacarotene ha le sue limitazioni d’uso, infatti la supplementazione della dieta con questo antiossidante è sconsigliata ai forti fumatori, quelli da venti o più sigarette al giorno. Ma altri antiossidanti sono utilizzati negli integratori solari con lo scopo di proteggere le cellule dallo stress ossidativo come la metionina che contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario e il rame che svolge la sua azione garantendo una normale pigmentazione cutanea intervenendo direttamente nel processo di sintesi della melanina.