(AdnKronos) – La forte crescita registrata negli ultimi anni e le stime di un aumento del pil pari al 7,2% a fine 2017, sottolinea Scannavini, “rendono l’India una delle economie più dinamiche al mondo. Tra i fattori che hanno sostenuto questa crescita vi sono la progressiva integrazione dell’economia indiana in quella globale e la maggiore apertura al commercio internazionale, eventi che si traducono in opportunità per il Sistema Italia. Il settore delle infrastrutture, in cui si registra una consistente domanda, insieme a quelli della meccanica, dell’automotive e delle energie rinnovabili rappresentano i comparti più interessanti per le nostre imprese”.”Abbiamo scelto di tornare in India – spiega Mattioli – poiché i consumi continuano a crescere trainati dal dinamismo della ‘aspiringmiddle class’, composta prevalentemente da giovani il cui reddito medio è in costante aumento. Sale anche la domanda di prodotti di elevata qualità, con interessanti opportunità per le nostre imprese”. Grazie alle riforme del mercato interno messe in campo dal Governo Modi, aggiunge, “l’India rappresenta un ambiente favorevole agli investimenti dovuto al rilancio dell’industria e dell’occupazione, alla crescente liberalizzazione dell’economia nazionale, alla progressiva apertura verso il commercio internazionale e all’imponente piano infrastrutturale per l’ammodernamento di porti e aeroporti”. La delegazione bancaria italiana con l’obiettivo di rafforzare il supporto offerto alle imprese italiane, tanto dall’Italia quanto direttamente in India, rileva Rosa, “incontrerà la Banca Centrale Indiana (Rbi) e le principali banche locali, guidate dalla loro Associazione Bancaria (Iba) con l’obiettivo di fare il punto sullo stato delle relazioni interbancarie”.
Auspichiamo che questo possa essere un passo che favorisca l’India nella sua interezza e che a beneficiarne sia la popolazione. Purtroppo il rischio che si rimarchino in modo forte le disuguaglianze sociali ed economiche già esistenti è molto forte.