Il doposcuola di Nagar è, come abbiamo detto diverse volte in questi ultimi mesi, una risorsa vitale per questo piccolo villaggio di un’area rurale dell’India.
Nelle scuole indiane le classi contano quasi 50 bambini ciascuna e questi ragazzi hanno serie difficoltà ad apprendere, soprattutto se poi non possono essere supportati a casa nello studio dalla famiglia. La situazione, dunque, si aggrava in queste aree particolarmente povere dove il tasso di istruzione dei genitori è quasi sempre molto basso e dove, in generale, l’attenzione per lo studio è troppo poca.
D’altronde quando si fa fatica a mettere in tavola il cibo per il giorno stesso, difficilmente si può avere la mente libera per seguire questi giovani e giovanissimi nello studio.
I doposcuola gestiti da Namastè, Associazione Partner con cui collaboriamo per tutti i progetti in India, sono lo strumento con cui cerchiamo di sostenere ragazzi e famiglie favorendo lo studio con insegnanti qualificate.
Come vi abbiamo raccontato in questa news precedente, grazie ad una donazione siamo riusciti a non far chiudere il doposcuola che continua, quindi, il prezioso lavoro che era stato già iniziato in precedenza.
Ora arriva una ulteriore bella notizia che fa tirare un sospiro di sollievo per il doposcuola che sicuramente aprirà anche per l’anno scolastico 2017-2018 (l’anno scolastico inizia a maggio) e ha le spese coperte per la prima metà dell’anno, fino ad ottobre circa.
Un bel traguardo per questa piccola struttura di cui i genitori e la comunità tutta sono entusiasti.
Conclude il Presidente Tullio Dariol: “Vorremmo ringraziare sentitamente Marco, il nostro donatore, e la Banca di Credito Cooperativo – Agenzia di Maccarese, in particolare il Direttore. Grazie alla loro sensibilità ed attenzione ai bisogni di questi giovani studenti, stiamo riuscendo a portare avanti questo progetto. Come abbiamo già ribadito più volte, i progetti legati all’educazione sono in India una priorità che consente a questi ragazzi di affrancarsi da situazioni di grande povertà ed emarginazione, contribuendo ad evitare matrimoni combinati o precoce inserimento lavorativo dei ragazzini”.