L’ospedale che sosteniamo a Msange lavora a pieno regime ed anzi è stato sottoposto ad un “duro esame” a causa dell’emergenza colera scoppiata nella zona pochi mesi fa: oltre 30 casi al giorno sono stati ricoverati e curati d’emergenza. Ora la situazione sta tornando alla normalità.
In questi mesi si sta lavorando anche per una ristrutturazione ed ampliamento del personale medico-sanitario.
Padre Godfrey, lo Stimmatino responsabile di Msange, dinamico e molto attento sia alla gestione sanitaria quanto a quella economica dell’health centre, ha iniziato questa operazione di ringiovanimento del personale immettendo forze fresche, giovani clinical officiers ed infermieri pieni di entusiasmo e di voglia di fare.
Qui all’ospedale il dott. Giovanni Donadelli, nostro referente per il progetto, è un vero e proprio punto di riferimento umanamente e professionalmente. Le sue permanenze per verificare l’andamento dei progetti e prendersi cura degli ammalati sono sempre occasione di dialogo costruttivo con il personale dell’ospedale. Tanto da decidere di “traformare” le visite che conduce abitudinariamente in ambulatorio ed in corsia in workshop e lezioni di medicina per il personale locale… “soprattutto di quella semeiotica che non viene insegnata nel loro corso di studi” aggiunge Donadelli. E prosegue:
Attenti ed interessati mi hanno subissato di domande, di chiarimenti e di dimostrazioni pratiche ed al termine mi hanno chiesto di …prolungare il mio soggiorno perché ..”con quello che abbiamo imparato diamo un significato al nostro fare”.
È un percorso di formazione ed aggiornamento che era già stato introdotto le precedenti volte, ma quest’anno la risposta è stata oltremodo positiva tanto da decidere di continuare in modo più strutturato il progetto di scuola medica a Msange.
Le patologie storiche che caratterizzano questa parte di mondo vanno dalla malaria alle affezioni ad origine da contaminazione oro-fecale come tifo ed epatite. Anche se quest’anno hanno avuto il loro picco con il colera, purtroppo la malattia più diffusa qui in Africa è ancora la povertà.