Storie di mare, di una donna, del suo amore per la vela. Storie di una barca, di una schiettezza autentica, della voglia di “restituire” il mare a chi era stato negato od offrirlo a chi non l’aveva mai scoperto, la storia di Laura.
Laura è una nostra affezionata sostenitrice che, in modi diversi, è coinvolta nella solidarietà. Istruttrice di Vela d’Altura, ha portato questa esperienza anche in progetti di “Vela solidale”. Conosciamola meglio con questa breve chiacchierata.
Come hai conosciuto l’Associazione Farmacisti in aiuto?
Trasferendomi da Roma a Fiumicino ho conosciuto un insegnante di yoga che investe tutto quello che guadagna, insegnando questa splendida disciplina, nelle adozioni a distanza; l’ispirazione si è concretizzata, così ho cercato tra conoscenti e Associazioni del territorio e vi ho incontrati.
Perchè hai scelto noi? Che cosa ti ha colpito della nostra associazione?
La trasparenza e la “familiarità” in primis, ma anche il non essere un colosso di cui forse non mi sarei fidata: voi siete persone, facce, amici.
Tra i nostri progetti, cosa ti ha spinto a scegliere il sostegno a distanza?
Molti motivi, tra i più diversi; il più banale? Non ho avuto figli e, se potessi, li adotterei tutti. Tra i diversi casi urgenti che mi sono stati proposti il mio cuore è stato spinto verso una bimba Indiana; purtroppo ho sentito tanto parlare della difficilissima condizione della donna in questi paesi ed istintivamente ho voluto aiutare lei, per spingerla a studiare.
In fondo la vita assomiglia molto al mare: troppo poco vento rischia di non farti muovere o lasciarti in balìa delle onde; un vento forte può diventare un pericolo, impedirti di manovrare la tua barca in sicurezza. Allo stesso modo queste giovani rischiano di rimanere “impantanate” in una vita senza scoprire mai come sarebbe potuta essere se solo un pò di vento le avesse sostenute; viceversa spesso vengono spinte con troppa veemenza verso un destino già segnato, un matrimonio combinato a cui non riescono a sfuggire. Penso all’adozione a distanza come ad un vento positivo, ad uno strumento che può aiutarla ad andare lontano.
Il mare significa molto per te. Da dove nasce il tuo rapporto con il mare?
Intanto mi dovrei presentare: sono Istruttore Federale di Vela di Altura, lavoro con il mare da circa trenta anni e ho gestito sia una scuola di vela che una flotta di imbarcazioni a noleggio; ma la mia felicità più grande è stata la costruzione in prima persona nel 1999 dell’imbarcazione con cui navigo ora, la mia Ankh, e con la quale ho navigato per tutto il Mediterraneo riscoprendo la vera navigazione a vela. A vela come navigavano tutti i nostri antenati, ricordo ancestrale di tutti noi, via mare sono state fatte scoperte, conquiste, scambi fino ad appena 200 anni fa e navigando a vela…
Perché è così importante nella vita?
Il mare è vita, è elemento, è scambio, è conoscenza, è forza, è rispetto e saggezza e a chi lo naviga, nella maniera giusta, spesso restituisce molto più di quello che chiede.
Il tuo amore per il mare e la tua competenza ti hanno portato a realizzare progetti di solidarietà, sfruttando il tuo “elemento”. Cosa è la vela solidale?
Per me vela solidale è permettere a tutti di poter provare quelle emozioni, quella vicinanza con gli elementi e con i propri compagni che solo la navigazione a vela può dare; non è necessario essere esperti ma lasciarsi andare, la vela è dentro molti di noi. Il progetto permette anche a persone con svantaggi sia fisici che mentali a condurre una imbarcazione a vela, sentendo così il proprio corpo e la mente diventare parte integrante dell’ambiente, rapiti dal vento e dalle manovre della barca.
Ho notato nel tempo quanto tutto ciò faccia bene a tutti indistintamente, aiutandoli a superare anche paure e fobie.
Come funziona?
La navigazione si svolge su un cabinato a vela di m.12,50 omologato per 12 persone con imbarco a Fiumicino con orari flessibili alle esigenze del gruppo da poche ore all’intera giornata; è possibile fare corsi di vela e si possono disputare regate come equipaggio. I gruppi vanno da un minimo di 4 persone fino a un massimo di 10. Possono partecipare tutti: minori, anziani, disabili e… semplici curiosi.
Per saperne di più sulle attività di Laura Petraroli o partecipare a progetti di vela solidale, potete scrivere direttamente al suo indirizzo e-mail drostase@alice.it
Laura ti salutiamo e ti ringraziamo ancora per tutto quello che fai con la nostra associazione e di tua iniziativa.
La solidarietà è ovunque!