L’acqua in India non arriva dal rubinetto. Nelle aree rurali si deve ricorrere a dei pozzi scavati nel terreno. Non si tratta di una risorsa così diffusa perchè la sua realizzazione ha un costo ingente, che spesso la famiglia non può permettersi.
Gli amici di Roberto, in ricordo della sua scomparsa, hanno scelto di aderire al nostro progetto “Non fiori, ma opere di bene”. Questa donazione ci ha permesso, grazie alla Partnership con Namastè Wings to Fly (operativa in zona di missione), di realizzare due pozzi per due famiglie indigenti: la famiglia di Abhishek e Abhinav, e la famiglia di Abhijith e Aromal. Questa è la storia delle due famiglie.
Il lavoro di scavo di un pozzo comporta diversi passaggi. Dopo la scelta del punto del terreno in cui eseguirlo, si iniziano gli scavi, e questo è lo stato dei lavori che si può apprezzare nella documentazione fotografica.
Lo scavo termina quando si incontra la falda e in quel momento inizia la seconda grande parte del lavoro: la costruzione del muro del pozzo. Questa termina con l’edificazione del parapetto.
“L’acqua è vita e Roberto vive con noi” questo il bellissimo e simbolico messaggio lasciato dagli amici sulla targa apposta sui pozzi.