Zone delicate ed esposte a continue sollecitazioni, le labbra sono spesso danneggiate e necessitano di particolari attenzioni. Come per le mani, le labbra parlano muovendosi, ma anche stando ferme, essendo cariche di significati comunicativi. Infatti le labbra, oltre ad essere uno dei punti di massima sensibilità percettiva (ecco perchè i bambini esplorano le caratteristiche degli oggetti con la bocca), sono anche estremamente curate per la loro correlazione sessuale. Si spiega così il millenario e perenne successo dei rossetti.
La colorazione delle labbra nella storia
Già dalla preistoria si sono potute osservare donne intente ad applicare pigmenti colorati per decorare le labbra. Questi proto-rossetti in realtà mimavano gli organi sessuali, per poter attrarre il potenziale pretendente. Il rosso, in particolar modo, applicato sulle labbra inviava un chiaro messaggio non verbale di invito. Le labbra quindi rappresentano da sempre sensualità e femminilità. Sofisticate, altere, ammiccanti, le labbra rosse hanno da sempre contraddistinto dive e divine. Dai sumeri a oggi, il rosso rappresenta l’elemento cromatico dominante per il trucco delle labbra. Condannato laddove l’influenza religiosa era più opprimente, come nel medioevo ed esaltato nell’antico Egitto o nella Roma Imperiale dove le matrone non uscivano mai di casa senza “intonaco”; in particolare la bocca spiccava con un rosso cinabro (solfuro di mercurio) che risaltava tantissimo su un incarnato reso bianco dalla cerussa (carbonato di piombo). In questo caso si che il pericolo di un avvelenamento era concreto, viste le dosi molto alte di metalli pesanti presenti. Alla corte francese nei secoli XVII e XVIII, il rosso sulle labbra era un’usanza quotidiana per tutte le donne…. ma anche per gli uomini. Le attrici di Hollywood dettarono legge con le loro labbra turgide e invitanti: da Joan Crawford a Rita Hayworth e, naturalmente, all’immortale Marylin Monroe. Anche oggi il rosso per le labbra viene sempre riproposto come immagine-moda. Intenso, saturo, vellutato, sulla bocca di tutte.
La cura delle labbra con il rossetto
A parte questo aspetto decorativo però delle labbra ci si occupa ancora assai poco, preferendo i prodotti per il viso e il contorno occhi. E così ci si accorge di esse soltanto quando esplode un herpes o compaiono evidenti screpolature. Eppure quest’area che segna il passaggio tra la pelle del viso e la mucosa che tappezza l’interno della cavità orale, e viene infatti definita zona di transizione cutaneo-mucosa, è decisamente delicata e sensibile. Le labbra, essendo pressochè prive della protezione cheratinica e delle ghiandole sebacee, con vasi sanguigni ben visibili, necessitano di particolari attenzioni e, a causa della loro perenne esposizione, vengono continuamente aggredite da vento, freddo o secchezza dell’ambiente, e ciò porta alla comparsa di screpolature e piccoli tagli, che possono rappresentare il terreno ideale per varie infezioni. I rossetti classici sono costituiti da una miscela di cere e corpi grassi additivati con aromatizzanti, antiossidanti e, ovviamente coloranti (opachi o perlacei) tutti completamente selezionati a norma di legge. Tra le cere ricordiamo quella d’api, usata come fattore di consistenza, ma poichè non è in grado di impartire sufficiente brillantezza si aggiungono altre cere vegetali come la candelilla e la carnauba. Inoltre sostanze lipidiche quali l’olio di ricino e l’olio di germe di grano oltre a conferire al prodotto caratteristiche protettive, donano maggior lucidità. Nei prodotti più efficaci e più rispettosi della fisiologia delle labbra sono presenti ingredienti di origine naturale come il burro di karitè e il burro di cacao , sostanze naturali molto più performanti rispetto a quelle chimiche industriali ricche di oli minerali e petrolati, sicuramente filmogeni, ma privi di ogni aspetto di dermoaffinità. Le più recenti formulazioni abbinano anche pigmenti naturali a componenti trasparenti, filtri solari chimici e/o fisici (ossido di zinco , biossido di titanio) e vitamine liposolubili quali la A e la E le quali, oltre a svolgere un’azione antiossidante e quindi opporsi all’irrancidimento del prodotto, sono in grado di idratare, stimolare la riepitelizzazione e ridurre l’aridità.