Comune a moltissime donne, il dolore associato al ciclo mestruale (dismenorrea) si stima colpisca tra il 40 e il 70% di queste. Sono le contrazioni dell’utero a causare il dolore, in quanto inducono il restringimento temporaneo dei vasi sanguigni che irrorano le pareti uterine, privandole di ossigeno per un breve periodo di tempo e quindi determinando la comparsa dei fastidiosi fenomeni
dolorosi. Nonostante si registri una tale incidenza elevata, il disturbo è spesso non adeguatamente curato, finendo per essere accettato da chi ne soffre come una normale e inevitabile conseguenza delle mestruazioni.
Attraverso l’assunzione dei più comuni farmaci antidolorifici, in molti casi, i sintomi vengono tenuti a bada e controllati, tuttavia per alcune donne il disturbo costituisce una pesante interferenza nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Le ragazze sotto i 20 anni, quelle che hanno registrato la comparsa del primo ciclo prima degli 11 anni, le donne con mestruazioni abbondanti o che hanno un flusso irregolare e quelle che non hanno mai avuto figli tendono a
soffrire in misura particolare del problema. Fumo ed alcol, poi, contribuiscono ad aumentare il dolore mestruale.
Cause: dismenorrea primaria e secondaria
Dismenorrea primaria – Spesso la causa della dismenorrea non è associabile a un fattore specifico e in tal caso questa viene definita Primaria.
Dismenorrea secondaria – Quando, invece, la sintomatologia è legata alla presenza di patologie dell’apparato riproduttivo (endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini, infezioni o stenosi della cervice uterina) si parla di dismenorrea secondaria.
Sintomi
La dismenorrea si manifesta sotto forma di crampi o coliche e dunque con picchi di dolore seguiti da momenti di attenuazione che colpiscono la parte inferiore dell’addome. Il disturbo può anche manifestarsi con un’estensione dei sintomi dolorosi verso la schiena o gli arti inferiori e nei casi più seri è spesso collegato all’insorgere di vertigini, mal di testa, vomito e diarrea.
- La dismenorrea primaria è caratterizzata da dolori che perseverano per un periodo di tempo compreso tra 12 e le 72 ore con un inizio dei sintomi dolorosi a partire da uno/due giorni prima delle mestruazioni; con l’avanzare dell’età i dolori vanno riducendosi. Una graduale scomparsa della sintomatologia si registra successivamente alla prima gravidanza.
- La dismenorrea secondaria è caratterizzata invece da un maggiore perdurare del dolore, senza che vi sia associazione con altri sintomi.
Prevenzione e cura della dismenorrea
La dismenorrea non conosce prevenzione, se non quella legata alla conduzione di stili di vita sani che includano una corretta
alimentazione e un’adeguata attività fisica.
Le terapie di cura per la dismenorrea primaria si basano sulla prescrizione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e di contraccettivi ormonali.
Farmaci antinfiammatori non steroidei – È stata approfondita la modalità di azione di numerosi FANS per il trattamento del dolore derivante da dismenorrea primaria, ma non esistono in letteratura scientifica dati certi che indicano una efficacia maggiore di una molecola rispetto all’altra. È consigliabile iniziare la terapia farmacologica appena prima che cominci il ciclo mestruale e di continuare per 2-3 giorni dopo l’inizio delle mestruazioni assumendo i farmaci dopo i pasti al fine di limitare al minimo la possibile insorgenza di disturbi gastrici.
L’uso della pillola anticoncezionale – è consigliato in quanto induce la regolarizzazione del ciclo mestruale, con una conseguente diminuzione del flusso, oltre ad avere un ruolo inibitore sul
rilascio delle prostaglandine.
Integratori di Magnesio – Un’altra soluzione terapeutica percorribile prevede l’assunzione di Magnesio supplementare nella fase che precede l’insorgere delle mestruazioni perché favorisce il rilassamento muscolare, scongiurando la comparsa di quei crampi tipici della dismenorrea che colpiscono il basso ventre.