Le misure intese a modificare lo stile di vita costituiscono le pietre miliari nel controllo della pressione arteriosa all’interno della popolazione. Errate abitudini dietetiche e l’attività sedentaria, che portano all’obesità, sembrano essere responsabili dell’aumentata prevalenza dell’ipertensione in molti paesi del mondo.
Adotta uno stile di vita sano
Cambiamenti nello stile di vita sono indicati come terapia primaria in pazienti con valori di ipertensione lievi e bassi livelli di rischio cardiovascolare e sono raccomandati come terapia di appoggio per tutti i pazienti che ricevono un trattamento farmacologico per l’ipertensione.
Benefici derivano non solo da quelle modificazioni dello stile di vita che possono ridurre i valori pressori (per esempio, il calo ponderale), ma anche da interventi che possono ridurre marcatamente il rischio cardiovascolare nei pazienti ipertesi senza avere un effetto diretto sulla pressione arteriosa, per esempio la cessazione del fumo di sigaretta.
Fumo
In effetti l’interruzione del fumo è al primo posto tra le regole di vita da intraprendere nell’ipertensione mettendo in preventivo di un probabile aumento del sovrappeso che però verrà affrontato in un secondo momento, quando l’interruzione del fumo sia diventata effettiva.
Peso in eccesso
Il peso in eccesso è associato a un aumento della pressione arteriosa in adulti e bambini. Oltre alla riduzione della pressione, studi controllati randomizzati hanno dimostrato che la riduzione del peso in soggetti con obesità moderata ha effetti favorevoli sull’insulino resistenza e sul diabete, così come sull’iperlipidemia.
Alcol
Gli effetti della perdita di peso sulla pressione arteriosa possono essere potenziati da un’aumentata attività fisica, da un consumo moderato di alcol in bevitori sovrappeso e dalla riduzione di introito di sodio in anziani ipertesi.
Sebbene vi siano prove che una dose moderata di alcol giornaliera, 10-30 grammi di etanolo equivalenti a 1-3 bicchieri di vino rosso, sia associata a una ridotta incidenza di malattia cardiovascolare rispetto ai grandi bevitori o agli astemi, la relazione tra consumo alcolico giornaliero e pressione arteriosa è lineare. L’assunzione di elevate quantità di alcol in soggetti ipertesi in trattamento è associato a un aumento dei livelli pressori. L’alcolismo è una causa di ipertensione e può causare ictus. Studi scientifici dimostrano come la riduzione di assunzione di alcol in grandi bevitori ipertesi riduce in breve tempo la pressione arteriosa. La riduzione del l’apporto di sodio con la dieta può ridurre considerevolmente la pressione arteriosa e questo è particolarmente rilevabile nelle persone anziane.
Attività fisica
I soggetti che svolgono una regolare attività fisica hanno minori possibilità di sviluppare ipertensione rispetto a soggetti sedentari e hanno minori tassi di mortalità per tutte le cause. Studi dimostrano che l’attività aerobica regolare in soggetti sedentari determina un aumento della sensibilità all’insulina, un miglioramento del profilo lipidico, una riduzione dell’attività simpatica e della compliance delle arterie. Si osservano benefici anche con il semplice passeggiare a passo svelto, ma gli effetti ottimali sulla pressione arteriosa su ottengono con attività aerobiche moderate del 40-60%della massima capacità di lavoro. Un ulteriore ma lieve miglioramento dei valori pressori si ottiene se gli esercizi sono eseguiti quotidianamente invece che 2-3 volte alla settimana.