Un viaggio davvero stupendo e cruento al tempo stesso quello dei nostri referenti in Tanzania. Il cuore si stringe sentendo i racconti e i “resoconti” tecnici.
Qui è sempre un’urgenza, una emergenza, una lunga attesa e un movimento frenetico. Si rimane quasi storditi se si perde il proprio centro. Negli oltre 10 anni di attività in questa zona Farmacisti in aiuto, insieme ai propri partner sul posto, ha creato, costruito, sviluppato, sostenuto tanti progetti e tante persone: progetti di approvvigionamento idrico, assistenza sociale, progetti sanitari, supporto alla scuola, adozioni a distanza.
In particolare in questo articolo vogliamo raccontarvi del lungo lavoro che gli operatori stanno compiendo per diffondere una buona politica di prevenzione alla diffusione delle più comuni malattie dovute, ad esempio, ad una cattiva igiene personale.
Dopo aver visitato la scuola di Msolwa e l’ospedale di Msange, Kisanga e Msolwa gestiti direttamente dalle nostre Associazioni Partner sul posto, si è passati alla visita di un altro grande polo (che non gestiamo) frequentato da moltissimi ragazzi e dove vanno, spesso, i ragazzi che da Msolwa passano al grado di istruzione superiore.
“Abbiamo visitato la Kisanga Primary Shool, racconta Ilenia una referente sul posto, e ho tenuto una lezione di igiene dell’acqua e della persona (ciclo di lezioni che si sta cercando di portare in più posti possibili). Visitando la scuola, i bagni e le altre risorse igieniche della scuola frequentata da circa 700 alunni l’impatto non è dei migliori; il rubinetto dell’acquedotto è ad un centinaio di metri”.
Deogratias , il giovane segretario che, avendo frequentato il corso per gli insegnanti a Kisanga , ha chiesto ad Ilenia di fare una lezione anche nella sua scuola, ci dice che nella valle ci sono scuole primarie messe peggio: a Kikonga , Mswero, Madizini ed a Dolonge l’acqua manca del tutto.
“È qui che ci si smarrisce, racconta Ginni un volontario, perché si vorrebbe aiutarli tutti. Non si capisce più per un attimo il giusto e sbagliato. Meglio creare delle eccellenze per farle funzionare al meglio come i tre presidi sanitari e la scuola di Msolwa, oppure tentare di abbracciare quanti più si può rinunciando a qualcosa? È qui che la nostra goccia, nel mare, sembra sparire. Ma noi non ci fermiamo, sappiamo nuotare. Abbiamo imparato a riconoscere le gocce e cerchiamo di aggiungerne ogni giorno una in più. Ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!”.
L’acqua è un diritto di tutti!