L’onicomicosi è un’infezione fungina causata da diverse tipologie di agenti patogeni quali dermatofiti, lieviti e muffe. Più frequentemente vengono colpite le unghie del piede rispetto a quelle delle mani e questo è riconducibile essenzialmente a due fattori: l’ambiente umido e chiuso del piede che rappresenta un habitat ottimale per la crescita e la proliferazione del micete, e la ridotta circolazione sanguigna al livello del piede, che rende complicato debellare l’agente infettante. Questo tipo di disturbo colpisce in larga scala gli anziani: il 50 per cento della popolazione nazionale al di sopra dei 70 anni di età denuncia questa problematica. Nonostante si tratti di una patologia più frequentemente presente nella terza età, è stata riscontrata una crescente incidenza anche nella popolazione giovane e nell’ambito femminile. Buona parte dei pazienti che manifestano questo tipo di onicopatia è rappresentata in particolare da soggetti affetti da diabete mellito o persone immunodepresse, pazienti con tumori del sangue, trapiantati o affetti da patologie su base immunitaria. Il processo infettivo determina un ispessimento e una deformità ungueale accompagnata a una modificazione cromatica. Questo causa dolore e determina la compromissione della riuscita di alcune attività fisiche e lavorative. Non da meno è causa di un disagio estetico fortemente sentito da parte del paziente, che incide sensibilmente sulla qualità della vita e sul suo coinvolgimento psicosociale, portando il soggetto a una spontanea richiesta di aiuto.
Trattamento e guarigione dell’onicomicosi
Il trattamento e la guarigione dell’onicomicosi è un processo lungo che può risultare anche molto complicato e frustrante per il paziente senza l’ausilio di professionisti sanitari che lo accompagnino in questo percorso. La prima difficoltà risiede nelle tempistiche relative alla diagnosi del problema. Molto spesso infatti il paziente riconosce di essere afflitto dal disturbo solo alcuni mesi dopo l’instaurarsi del processo infettivo, non da meno è la difficoltà che il paziente accusa nella scelta di un trattamento farmacologico più adatto al suo disturbo e alle sue abitudini.
La prevenzione è la miglior cura
Il primo compito va svolto a monte del processo infettivo, ossia nella prevenzione. La migliore profilassi è rappresentata dal rispetto delle norme igieniche. Lavare mani e piedi più volte al giorno e soprattutto asciugarli con cura al termine dell’operazione. E’ importante indossare calzature adatte e comode che possano lasciare traspirare il piede, le quali dovrebbero essere sempre utilizzate in ambienti comuni quali piscine e docce. Un altro importante consiglio riguarda la cura stessa delle unghie: non farle crescere troppo e utilizzare sempre a tal fine degli strumenti puliti e disinfettati. Un’altra difficoltà sta nel fatto che esistono diverse patologie ungueali come dermatiti da contatto, infezioni batteriche o onicodistrofie da trauma che sono sovrapponibili in termini di quadro clinico a una micosi ungueale per cui importante è che venga fatta una corretta diagnosi. In commercio sono reperibili diversi dispositivi destinati a un’applicazione topica, differenti in termine di formulazione tecnologica e scelta del principio attivo. La penetrazione della lamina ungueale rappresenta il principale ostacolo della terapia locale. Per sovvertire questo impedimento la tecnologia farmaceutica ha dato luogo a particolari sistemi garanti di una efficace occlusione della superficie ungueale, assicurando così penetrazione e diffusione del farmaco attraverso la lamina anche attraverso l’applicazione topica.